Partiamo piuttosto presto (ore 6.30) in direzione Cecenia. I km sono tanti e non sappiamo se la frontiera Russia-Georgia chiude per la notte.
La
strada è molto bella e scorrevole; bell'asfalto e strada larga.
Occorre però prestare attenzione ad alcuni russi al volante che si
credono piloti di rally. Scorgiamo ai lati della strada un
innumerevole quantità di lapidi a ricordo delle vittime degli
incidenti stradali; ne vediamo alcuni quasi in diretta veramente
brutti.
Entriamo
in Cecenia da un check point militare; il gendarme appena scopre che
siamo italiani si mette sull'attenti, ci saluta e ci canta una
canzone in un italiano stentato.
Raggiungiamo
Beslan, teatro tempo fa di una delle stragi più feroci mai compiute
dall'uomo; la tentazione di andare a vedere la scuola è forte ma
decidiamo di lasciare perdere e proseguire per il confine. Questo tipo di turismo non fa per noi.
Verso
le 17.30, a pochi km dal confine, fra lavori in corso per la
riasfaltatura della strada, scorgiamo il torrente accanto scorrere
impetuoso e di un colore marrone molto scuro. Cominciamo a capire che
qualcosa non va.
Un'amara
sorpresa ci attente dopo 2 km. Vediamo una lunga fila di macchine in
attesa e la polizia a bloccare la strada. Chiediamo in giro ma ci
dicono che la frontiera è chiusa fino a data da destinarsi a causa
di una immensa frana in territorio georgiano. Insieme ai gentili
locali e poliziotti studiamo sulle mappe le possibili soluzioni.
1
- Passare dall'Azerbajan è impossibile perchè non abbiamo i visti
ed è impossibile farli in dogana in quanto non vengono rilasciati;
2
– Passare dall'Ossezia è impossibile perchè finiremo impallinati
da qualche militare separatista;
3
– Passare lungo la strada costiera in territorio dell'Abkazia è
impossibile per lo stesso motivo;
4
– Passare dall'Ucraina in questo periodo non è possibile (non
abbiamo abbastanza missili nelle valigie);
L'unica
alternativa possibile è recarci a Sochi sul Mar Nero nella speranza
di trovare una nave che ci traghetti in Georgia o meglio in Turchia.
Ci
ritiriamo in un hotel a circa 20 km per studiare il da farsi. Su
internet non troviamo sufficienti informazioni al riguardo (grazie
agli amici che su fb ci hanno aiutato e confortato) e decidiamo
l'indomani di partire prestissimo per Sochi e poi si vedrà.
Nessun commento:
Posta un commento