Il
passaggio della frontiera ci occupa un'oretta fra la compilazione dei soliti
moduli e le decine di controlli passaporti e visti. Appena entrati in Russia
incontriamo una coppia di ragazzi russi diretti in Uzbekistan con al
loro seguito il simpatico Spitz.
Attraversiamo
(a pagamento) un ponte formato da chiatte instabili e precarie a pelo
d'acqua; occorre prestare molta attenzione anche perchè il fondo è
scivoloso.
Oltrepassata
Astrakan, passiamo nelle campagne russe, su strade decenti e panorami
piuttosto monotoni in direzione Grozny.
Fino
a quando la strada finisce improvvisamente perdendosi nei campi.
Vediamo strade bianche, difficilmente percorribili, a 360 gradi, alcune
nemmeno riportare sul navigatore.
Facciamo
tantissimi tentativi ma risultano tutti vani.
Perdiamo circa 3 ore e,
non sapendo come muoverci, decidiamo di fare una deviazione di 800 km su importanti strade
statali e raggiungere la Cecenia passando da Beslan.
Per
la serata ci fermiamo in una anonima città posseduta da cittadini
cinesi. Almeno abbiamo un intero appartamento per noi. Spesa al
supermercato e cena tranquilla guardando film e tg russi senza capire nulla.
Nessun commento:
Posta un commento