sabato 16 agosto 2014

Tappa 16: Samarcanda - Khiva - km 730



Sveglia alle 6 si fa subito rotta in moto verso il Registan dove la guardia ci attende per lo scatto.
Molto gentile ci apre anche la sbarra, naturalmente dietro piccola mancia di dovere visto che i mezzi non sono ammessi in loco.





Una lunghissima tappa da Samarcanda a Khiva oltre 700 km di strade bruttissime ed infiniti controlli con enorme difficoltà a reperire la benzina ci troviamo spesso a dover calcolare i consumi onde evitare di restare a piedi.








Grazie all'accompagnamento di alcuni giovani troviamo miracolosamente l'unico distributore ad avere la benzina, coda di almeno 150 metri che noi con molta non chalance saltiamo anche grazie al gestore; ormai avevamo 0,5 litri nel serbatoio



Il secondo pieno lo troviamo dopo oltre 400 km da un “venditore” ambulante lungo la strada per Khiva il quale ci pratica anche un ottimo prezzo.



Con grande stupore e gioia si apre davanti ai nostri occhi proprio nel mezzo del deserto una bellissima strada in cemento a ben 4 corsie con tanto di segnaletica lunga circa 180 km, ormai avevamo dimenticato quanto si viaggia bene su strade in perfette condizioni.




Nel corso della giornata subiamo più di 10 controlli della polizia che chiede sempre le stesse cose e scrive i nostri nomi ed il modello e targa della moto su registri improvvisati e malandati spesso chiedendo anche in prestito la penna.
I tanti chilometri su queste terribili strade uniti ai tanti controlli snervanti mettono alla prova il nostro autocontrollo che per fortuna regge, solo una grande stanchezza ci prende quando ormai alle 21,00 arriviamo a Khiva.
Gli ultimi 50 km prima della città sono veramente terribili; l'asfalto non è assolutamente buono ed occorre dribblare buche, carretti trainati da asini, pedoni e ciclisti il tutto senza luci pubbliche al buio totale.
Domani visita alla città.

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