domenica 10 agosto 2014

Tappa 10: Gorgan - Bojnurd - km 310



Tappa breve in vista del confine turkmeno di domani mattina.
Partiamo con comodo verso le 9.00 percorrendo la strada sul mar Caspio. Non c'è molto da racontare di questa strada se non la visita di una bella moschea e le solite foto di rito con gli iraniani che non appena ci fermiamo vengono ad accoglierci ed a farci foto e filmati neanche fossimo Brad Pitt ed Angelina Jolie.









Dopo qualche chilometro iniziamo a salire verso il parco naturale del Golestan, molto verde e rigoglioso e con tantissimi iraniani seduti su tappeti negli spazi verdi accanto alla strada a fare il pic nic.





La strada è bellissima, con un asfaslto molto buono e curve dolci e sinuose che sono il massimo per il motociclista. Devo continuamente impormi di andare piano, siamo pur sempre in vacanza.
Il verde dura però purtroppo pochi chilometri. Il resto del parco è una distesa di sassi e terra. Non c'è nulla se non qualche agglomerato di case qua e là. 







Fa molto caldo, il termometro della moto è fisso da parecchi chilometri sui 45 gradi e decidiamo di fermarci a mangiare in un'area di servizio dotata di distributore, negozietto di alimentari e non, ristorantino, wc pubblici e l'onnipresente moschea, ovviamente divisa fra uomini e donne.
Ci accomodiamo su un tavolato ricoperto da splendidi tappeti persiani (ovviamente scalzi) e mi viene servito un buonissimo spedino di agnello cotto al momento (Marzia si accontenta di mangiare il pane), il tutto annaffiato da una splendida e buonissima bottiglia di acqua naturale.



 
Ripartiamo salutati più volte dai bambini, figli dei gestori


ed ultimiamo la tappa fermandoci a Bojnurd, una cittadina di medie dimensioni a circa 150 km dal confine turkmeno.




Domani purtroppo dovremo uscire dall'Iran, una nazione splendida dal punto di vista paesaggistico e soprattutto dal punto di vista umano, con la conoscenza di tantissime brave persone che si fanno in quattro pur di aiutare lo straniero. Certamente non abbiamo visto gli integralisti bruciabandiere che i vari tg ci propinano troppo spesso. Forse siamo stati fortunati? Siamo certi che l'Iran valga da solo un viaggio e siamo convinti prima o poi di ritornarci e visitare per bene anche il centro-sud del paese. 
L'Iran è un paese in via di sviluppo con la presenza di molti cantieri, soprattutto stradali. Anche il tanto sbandierato integralismo non lo abbiamo visto più di tanto. Certo, le donne vanno in giro con tuniche molto castigate e l'inseparabile velo ma nelle grandi città per esempio le ragazze incominciano ad andare in giro molto truccate, con jeans aderenti, sandali colorati con unghie dei piedi dipinte ed un velo apposto quasi sulla nuca a lasciare vedere quasi tutti i capelli. Forse qualcosa sta cambiando.
Intanto domani vedremo se la lettera di invito inviataci dall'ambasciata turkmena di Londra sarà valida per poter ottenere il visto di transito; fra l'altro domani ci scade il visto iraniano per cui indietro non si torna, speriamo.

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