venerdì 29 agosto 2014

Tappa 29: Ancona - La Morra - km 525



Ovviamente dormiamo poco e male ed alle 7.00 siamo in piedi a girare per la nave  (di sedie, divani e poltrone neanche a parlarne, sono tutte occupate dalla sera precedente).




Facciamo colazione ad un prezzo esorbitante e verso le 09.30 riusciamo a sederci su due poltrone al coperto miracolosamente lasciate libere. Il climatizzatore però viaggia a palla, fa un freddo micidiale e ci copriamo con tutto il copribile. Di uscire neanche a parlarne, c'è parecchio vento ed alzarsi dalle poltrone vorrebbe dire non riuscire più a sedersi se non in terra o su qualche scomoda panca. Finalmente verso mezzogiorno attracchiamo ad Ancona ma riusciremo a partire solo verso le 13.30. In Grecia le moto sono entrate per prime nella pancia della nave, questo ha comportato il fatto di uscire quasi per ultimi ad Ancona.




Sembra strano ma questa sarà una delle tappe più dure di tutto il viaggio a causa dei soliti lavori in corso e delle code chilometriche fra Ravenna e Reggio Emilia che superiamo spesso e volentieri ai 40 km/h sulla corsia di emergenza. Non solo, l'aria condizionata della nave sorbita subito dopo colazione ci provoca una congestione che ci costringe a fermarci spesso per riprenderci. Penso anche di avere la febbre. A Piacenza Marzia mi propone di trovare un hotel e ripartire l'indomani mattina. Neanche a parlarne, siamo ad appena 1,5 ore da casa e voglio arrivare; mi imbottisco di tachipirina e proseguiamo.



Riusciamo a raggiungere la Provincia di Cuneo con il sole molto basso



e ad entrare in garage solo alle 20.30 ma la gioia di aver compiuto qualcosa di grande ci fa dimenticare i malanni della giornata. Siamo a casa dopo aver attraversato in 29 giorni ben 11 Stati ed aver percorso 13.625 km. Siamo stravolti ma felici e soprattutto pronti a ripartire verso nuove avventure.


giovedì 28 agosto 2014

Tappa 28: Igoumenitsa - Traghetto per Ancona - km 0



Giornata di puro cazzeggio in spiaggia fra bagni e fritti di pesce

 Abbigliamento motociclistico poco ortodosso













Ad Igoumenitsa le spiagge sono assolutamente libere ed i locali sulla spiaggia sono attrezzati con sdraio, ombrelloni, docce e tavolini, tutto gratis (basta acquistare anche solo una bottiglia di acqua per poter rimanere in spiaggia tutto il giorno). Provate a paragonare tutto questo con l'Italia.

Nel tardo pomeriggio ci trasferiamo al porto ad effettuare le procedure di check in ed attendere la nave che, domani, nella tarda mattinata attraccherà al porto di Ancona.







Ovviamente le cabine sono prenotate da tempo e ci sistemiamo sugli asciugamani direttamente sul ponte all'esterno. Confermiamo che l'acciaio è duro.
"Buona" notte.



mercoledì 27 agosto 2014

Tappa 27: Tekirdag - Igoumenitsa - km 780



Tappa quasi completamente percorsa sulle veloci autostrade greche.
Oltrepassiamo la frontiera abbastanza velocemente facendo lo slalom, in territorio turco, fra venditori di pane.


L'autostrada in Grecia oltrepassa paesaggi bellissimi e totalmente immersi nel verde. Vediamo numerosi cartelli con l'indicazione "Attenzione agli orsi". Ogni 100 km circa ci sono i caselli in cui si paga il pedaggio in base alla tipologia di mezzo; le moto, la categoria che paga meno, pagano € 1,70






Piccola curiosità: in un paio di occasioni la polizia ha fatto deviare il traffico autostradale in una mega pozzanghera a lato strada, pensiamo per disinfettare i mezzi. Il passaggio comunque è stato poco agevole per via della quantità di acqua (sporca) presente al suo interno, che arrivava a metà altezza delle ruote.



In serata raggiungiamo il porto di Igoumenitsa alla ricerca del traghetto per Ancona. I traghetti sono due, alle 20 ed alle 23 ma sono entrambi pieni. Posto per la moto ci sarebbe ma mancano i posti per i passeggeri anche per il passaggio ponte. Insistiamo un po' ma nulla da fare. Decidiamo pertanto di acquistare i biglietti per la serata di domani e cerchiamo un hotel in città; domani faremo la prima vera giornata di ferie, senza sveglia e senza fretta, pasteggiando a pesci e vino bianco nella vicina spiaggia, fra dormite e bagni. Meno male che le navi non avevano più posto.




Serata a spasso per la città e cena a base di pesce sul lungo mare. Finalmente qualcosa di buono da mettere sotto i denti al posto del solito riso in bianco e carni molto speziate.








martedì 26 agosto 2014

Tappa 26: Osmancik - Tekirdag - km 720



Partiamo presto e pensiamo di essere in Grecia in serata. Abbiamo visto su internet che domani sera ci sono due traghetti diretti ad Ancona e crediamo di poterci salire. 
La strada è molto bella ed immersa nella natura.








Nel pomeriggio arriviamo ad Istanbul ed attraversiamo ilponte che ci riporterà in Europa. Vediamo il cartello "Welcome in Europe", che emozione, dopo circa 3 settimane di lontananza.


Oltrepassiamo con molta fatica la tangenziale di Istanbul. Che fatica, tra code, macchine che improvvisamente cambiano corsia, tir puzzolenti e slalom fra i venditori di bottiglie di acqua e pane. E' un vero delirio che ci fa perdere oltre due ore. Riusciamo anche a fare benzina a fatica, sulla tangenziale distributori non ce ne sono, rischiando di rimanere a secco. Mancano ancora 100 km alla Grecia ma ormai è sera e decidiamo di trovare da dormire in un bel paese sul mare, dopo aver attraversato una trentina di km su strade secondarie, perdendoci fra lavori in corso e stradine bianche. Un po' ci mancavano. Domani sera, partendo presto, dovremmo arrivare al porto di Igoumenitsa ed imbarcarci per Ancona.





Lavori di pulizia fossati eseguiti a mano da donne turche

lunedì 25 agosto 2014

Tappa 25: Trazbon - Osmancik - km 495



La nave attracca puntuale ed iniziano le consuete operazioni doganali.
Ci mettiamo in coda per il controllo passaporto e la vidimazione della carta verde assicurativa; insieme agli altri motociclisti, una volta completato il controllo delle carte, ci sediamo all'ombra accanto alle moto per il controllo dei bagagli. Aspettiamo diverse decine di minuti senza che nessuno si avvicini a noi. Fa molto caldo ed il capo dei funzionari doganali ci offre alcune bottigliette di acqua fresca, bene, ma pensiamo che le operazioni vadano per le lunghe.
Dopo 10 minuti lo stesso funzionario si avvicina al gruppo motociclisti e senza farcelo capire ma in maniera assolutamente diretta ci chiede 10 dollari a testa per poter andarcene senza subire i lunghissimi controlli ai mezzi ed ai bagali. I romeni pagano subito la cifra richiesta, noi offriamo 5 dollari; va bene così, il funzionario ci spiega come uscire dal porto e siamo fuori. Certo che ci aspettavamo di ricevere richieste di regalini nei vari "Stan", peraltro mai ricevute, ma mai in Turchia, una nazione che vorrebbe entrare in Europa ed una delle più evolute fra quelle attraversate.

Riusciamo a ripartire solamente verso le 11 e proseguiamo per 300 km su una bellissima strada a 2 corsie per senso di marcia lungo il Mar Nero, davvero molto piacevole da guidare.






Pausa pranzo in un localino fronte spiaggia



Proseguiamo verso Istanbul dove dovremo arrivare domani e lasciarcela alle spalle proseguendo verso la Grecia.

domenica 24 agosto 2014

Tappa 24: Sochi km 0



Alle ore 8.00 siamo già al porto in cerca di informazioni. Un ragazzo ci conferma che esiste un traghetto per Trazbon in Turchia che partirà verso le ore 18.00 ma non sa se carica i mezzi o solo le persone. La cassa per i biglietti apre solo alle 10.00 e ci rilassiamo al vicino bar.

Appena apre la cassa la signora, molto gentile, ci conferma l'esistenza del traghetto per Trazbon (ci dicono che stanno organizzando altri traghetti supplementari a causa della frana). Il traghetto partirà verso le ore 18.00 ed attraccherà verso le ore 9.00 della giornata successiva. Decidiamo di acquistare la cabina.

Passiamo la giornata a visitare Sochi, sede delle ultime olimpiadi invernali, ancora molto sentite. 





La città è davvero molto bella e molto calda.









Verso le ore 16.00 ci rechiamo all'ingresso del molo e facciamo conoscenza di altri bikers rumeni di rientro dalla Mongolia da un giro di 19.000 km in parte su strade bianche.





Le procedure sono molto lunghe; i militari separano i drivers dai passeggeri e seguiamo vie diverse.

Ovviamente manca un foglio (che all'ingresso non ci avevano consegnato) e mi tengono una mezzoretta in attesa dei loro controlli. Perquisizione ai bagagli, un giretto del cane antidroga (un bellissimo cocker nero) e mi danno l'ok all'imbarco.

I passeggeri arriveranno dopo una mezzoretta.

Il traghetto (battente bandiera di Zanzibar, piccolo e decadente) lascerà il molo alle ore 20.00. Arrivo previsto a Trazbon verso le ore 9.00.