martedì 15 agosto 2017

Tappa n. 13 - Wadi Musa - Petra - Wadi Musa km 8 in moto e 13 a piedi



Dedichiamo l'intera giornata di oggi alla scoperta di Petra, un'antica città abitata dai Nabatei ovvero una tribù nomade proveniente dall'Arabia Occidentale nel suo periodo di massimo splendore (regno 8 a.c. - 40 d.c.) la città ospitava circa 30.000 persone. Cadde successivamente in disgrazia quando le rotte commerciali si spostarono da Petra a Palmira; venne in seguito conquistata dai romani che rinnovarono la città.
Venne poi distrutta dai terremoti del 363 e 551 e divenne una città perduta nota soltanto ai Beduini locali i quali mantennero segreta la sua posizione. Solo nel 1812 un giovane esploratore svizzero riscoprì Petra entrando a cavallo travestito da pellegrino mussulmano. 
Ad oggi la città di Petra è stata dichiarata patrimonio mondiale dell'umanità.

Iniziamo entrando dal Visitor Center 


Da qui una passeggiata di 800 mt ci porta all'inizio del Siq ovvero una profonda gola naturale che conduce alla città vera e propria, la strada può essere percorsa sia a piedi oppure con cavalli, cammelli, muli ect..








Dopo 1,2 km arriviamo al tesoro ovvero la tomba del rè Nabateo Aretas III completamente scavata a mano in una parete di arenaria ferrosa.




Ripresa la sabbiosa e dissestata via visitiamo la strada delle facciate, composta da più di 40 tombe e case.






Degno di nota il teatro costruito dai Nabatei oltre 2000 anni fa distruggendo le pre esistenti tombe.



Ci dirigiamo verso le tombe reali dove sono presenti alcuni fra i più imponenti luoghi di sepoltura di Petra, anche questi interamente scavati nella montagna a mano.






Da qui ci dirigiamo verso l'antico centro città. Lungo la via ci sono molti venditori soprattutto bambini sotto un sole cocente.







Ci attende ora una terribile rampicata di 800 gradini scavati nella roccia, irregolari spesso scivolosi e alternati da lunghi tratti sabbiosi per arrivare alla sommità della montagna dove si trova l'antico monastero che fu costruito nel 3' secolo avanti Cristo come tomba. 










Distrutti e sfiniti dal caldo e dai chilometri torniamo verso il centro città attraversando il lungo colonnato romano.





La nostra gita si conclude, l'esperienza è stata davvero molto profonda, abbiamo conosciuto la popolazione Beduina davvero accogliente la quale ci ha raccontato di vivere all'interno del sito storico dormendo nelle grotte. Ci hanno insegnato a legare i turbanti che non toglieremo più in quanto non saremo in grado di legarli nuovamente.... li terremo al posto del casco.


2 commenti:

  1. Meraviglioso ragazzi!!! Buon ferragosto!!! Continuo a seguirvi dal mio trespolo!

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  2. Fantastiche foto e descrizioni!!

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