martedì 8 agosto 2017

Tappa n. 6 - Tel Aviv


Dopo una lunga notte di riposo ed una lauta colazione ci inoltriamo nei vicoli della città, troviamo subito il mercato "Carmel", davvero bellissimo e che ci ricorda quelli visti in Asia dove si affollavano uno dietro l'altro banchetti con ogni tipo di proposta. I profumi speziati nell'aria sono cosi diversi dai nostri ci raccontano di sapori lontani di culture affascinanti tutte da assaporare.



Da notare il commesso un vero spasso .... chiedi a lui ed in un bau otterrai ciò che desideri.



Tel Aviv si sviluppa in due parti quella nuova dove si ergono immensi palazzoni ancora in costruzione  e la parte storica chiamata Giaffa (Yafo).  Originariamente era presente solo la città di Giaffa poi arrivarono 60 famiglie ebree la cui intenzione era di costruire un'intera città ebraica, acquistarono cosi un lotto a testa sulle aride dune costeggianti il mare e da li nacque Tel Aviv la cui nascita risale a meno di 100 anni fa. Ovviamente ad oggi Tel Aviv è una cittadina che ospita molte persone di diversa cultura religiosa. Visitiamo prima la parte storica di Giaffa.





Da qui si può ammirare un bellissimo panorama sulla moderna Tel Avivi


Ruotando l'obbiettivo di 180° si può ammirare l'altrettanto bellissima e suggestiva Giaffa


A metà strada tra le due città si trova questa bellissima moschea Hassan Bek che fa da divisorio di confine. Purtroppo la sottoscritta non può entrare in quanto troppo svestiva gentilmente mi viene offerta una sedia all'ombra mentre attendo che l'altrettanto svestito Federico si goda la visita a lui concessa.





Il contrasto tra il vecchio minareto della mosche ed i palazzoni della Tel Aviv moderna ci fanno vedere due realtà molto diverse tra loro.


Tra i vari giardini molto ordinati e ben tenuti, in cui sono allestite aree riservate e chiuse per nostri amici a 4 zampe si fanno incontri di qualsiasi genere.



Girovagando troviamo un area bellissima tra Sheinken Street ed Allenby Street ricca di locali ed eleganti caffè in cui gli artigiani locali espongono le loro opere. Qui l'allerta per eventuali attentati  è tanta e ad ogni ingresso delle varie vie è presente un controllo per borse, zaini ect ...





La cosa che tanto ci piace è sempre la grande ospitalità che troviamo nei nostri lunghi viaggi. Ogni persona con la quale ci relazioniamo qui come prima cosa ci da il benvenuto in Israele ed alcuni ci ringraziano per essere qui. Chissà perché ma la voglia di tornare in Italia è sempre meno. 
Domani tappa di trasferimento nella cittadina portuale di Haifa dove, dopo aver visitato le sue meraviglie, attenderemo l'attracco della nave atteso per Giovedì mattina.

Nessun commento:

Posta un commento