venerdì 11 agosto 2017

Tappa n. 9 - Naharyia - Nazaret km 330


La scoperta di queste terre meravigliose inizia prestissimo, alle 7 siamo già in sella, le cose da vedere sono tante e l'adrenalina sale. Lungo le strade troviamo molte coltivazioni di banane non ne avevamo mai viste prima, la pianta è molto particolare e tutte le coltivazioni sono coperte da immensi teli per proteggere il delicato frutto dai tantissimi corvi voraci sempre attenti ad ogni bersaglio.


Ci rechiamo alle grotte situate al confine tra Israele e Libano purtroppo ancora chiuse a causa dell'orario in cui siamo arrivati, un po troppo mattiniero. In compenso ne approfittiamo per un paio di scatti al confine Libanese.




Da qui impossibile proseguire la strada è stata praticamente murata con blocchi di cemento ed il battaglione Israeliano a guardia perenne.


Ripartiamo in direzione est verso il monte Bental al confine con la Siria. Le strade sono stupende lunghissime con un'asfalto perfetto.



Insoliti attraversamenti .... la prudenza non è mai troppa.





Da qui entriamo nelle alture del Golan che ci portano ad un altezza di circa 1.150 mt.



Alla cima del monte Bental si gode di un panorama mozzafiato, fra cui la vista sulla Siria, oltre alla base dell'ONU.



Ancora presenti i rifugi antiaerei dell'ultimi scontri avvenuti non molto tempo fa.




Sulla vetta è presente una torretta di avvistamento delle forze dell'ONU a vigilare costantemente i movimenti sul territorio siriano.



Visto il panorama cosi bello ci fermiamo per la sosta pranzo, non è mica da tutti mangiare con la veduta siriana alle spalle.


Scorgiamo la colonna dei mezzi ONU e decidiamo di seguirli fino alla base ...



Proprio davanti alla base ecco apparire il confine con la Siria, da qui è davvero impossibile proseguire oltre. 




Ripartiamo alla volta del lago di Tiberiade, la cui omonima città è davvero immensa e trafficatissima.
Proseguiamo senza fermarci facendo direttamente rotta su Nazaret.


Le strade sono quasi tutte protette da filo spinato e basi militari sparse ovunque.



Arriviamo a Nazaret (la città araba più grande di Israele) nel tardo pomeriggio, le temperature sono ancora altissime ma la curiosità di scoprire va ben oltre i limiti e ci addentriamo nei suoi vicoli. La particolarità che ci colpisce è che i negozi di souvenir religiosi hanno oggetti relativi ad ogni tipologia dalla croce del Cristo ai Cappelli Ebraici ad oggettistica mussulmana ect ... l'incenso però resta il nostro preferito...


Tra un vicolo e l'altro appare l'immensa basilica dell'Annunciazione, al cui interno la leggenda narra esserci i resti della casa di Maria. Il suo interno si sviluppa su due piani nella parte centrale inferiore ci sono i resti di un'antica chiesa Bizantina. Nella parte superiore si erge un altro altare contornato da opere mosaiche provenienti da tutti i paesi del mondo. Una visita davvero suggestiva e mistica.



Sono molte le chiese e le moschee presenti nella cittadina, durante le visite nelle chiese cristiane si sentiva diffondersi nell'aria la preghiera del Muezzin, davvero particolare l'atmosfera di questi posti. 


Una bella passeggiata in notturna ci svela gli ultimi misteri prima di lasciarla.


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