domenica 13 agosto 2017

Tappa n. 10 - Nazareth - Amman km 315


Partenza da una Nazareth stranamente priva di traffico in direzione del Monte Gilboa, strada meravigliosa immersa nella natura.



Vista panoramica dalla vetta del monte....


Le temperature sono sempre molto elevate, il panorama si fa molto arido, spiccano gli odori acri portati dal vento caldo che ci accarezza il volto e ci asciuga gli occhi; queste terre resteranno per sempre scolpite nei nostri cuori tanta è la loro bellezza.




Usciamo dalle terre Israeliane per entrare in territorio Giordano, i controlli sono severissimi ci viene chiesto di togliere ogni cosa dalla moto per passarla al controllo metal detector; perdiamo oltre due ore tra un ufficio e l'altro sempre guardati a vista.


La moto però ha sempre il suo fascino e per i militari diventa irresistibile farsi qualche scatto ....


Entrati in Giordania ci accorgiamo subito di come sia diverso il tenore di vita rispetto ad Israele, non ci aspettavamo tanta povertà. Attraversando strade e piccoli paesini le immagini catturate dai nostri obbiettivi non hanno bisogno di commenti. Ma come sempre le persone sono meravigliosamente ospitali e la prima cosa che ci viene detta è "Welcome to Jordan"; la popolazione locale è felice che gli stranieri entrino nei loro territori a far loro visita e per noi è un grande onore.










Ci dirigiamo verso il castello di Aliyun, le condizioni del manto stradale sono pessime e ci costringono a velocità molto ridotte in alcuni tratti sono le buche a farla da padrone ed in altri il manto stradale è cosi scivoloso che si fatica anche a piedi. L'attenzione è massima anche a causa del traffico molto intenso e privo di ogni sensata regola stradale se non quella del clacson ed i bambini attraversano la strada correndo provenendo da ogni dove.


La visita al castello è molto suggestiva sia per la sua imponente bellezza che per la tipologia di turisti, ci permettiamo di rubare qualche scatto agli occhi discreti di queste donne velate e dei loro misteri.





Ripartiamo in direzione Jerash, soprannominata la Pompei dell'Asia; un'antica città romana i cui resti si estendono per diversi metri all'interno del sito ci sono moltissimi bazar che propongono cimeli di ogni tipo ma la nostra attenzione viene catturata dai bambini, dai loro occhi limpidi e sereni; sono poveri e cresciuti per strada non hanno cellulari o giochi elettronici non sappiamo nemmeno se venga concesso loro di studiare certo è che vengono fatti lavorare e a volte anche faticare. Qui la vita è difficile è quella strada è quella della sopravvivenza. 




Passeggiamo per le antiche vie, ancora ricche di fascino immaginando come doveva essere la stessa strada vissuta a quell'epoca, tra gli alti colonnati e l'immenso foro. Osservando i capitelli ormai ricordo di tanto splendore.









Dopo la bella visita ripartiamo per dirigerci ad Amman meta finale di questa lunga giornata che ci ha visti passare per immensi territori e panorami a noi cosi sconosciuti e lontani che ha riempito il nostro cuore ed aperto la nostra anima.







L'arrivo ad l'Amman nel suo tremendo traffico .....


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