domenica 20 agosto 2017

Tappa n. 18 - Metsoke Dragot - Gerusalemme km 116


Sveglia all'alba si parte, per iniziare bene la giornata come prima tappa decidiamo di fare sosta nella meravigliosa Kalia Beach per un rilassante bagno nel mar Morto.



A quest'ora le strade sono sgombre da traffico ed il caldo è leggermente meno intenso.





La spiaggia è deserta e meravigliosa, l'acqua è calda e ci tuffiamo subito approfittando anche del terapeutico bagno di fango. Nuotare è impossibile la spinta verso l'alto non permette nemmeno di stare in piedi la concentrazione salina è di oltre il 30%. Una curiosità di quest'acqua è che se da un lato è altamente benefica dall'altra il rischio di morte è altissimo in quanto la concentrazione di potassio ferma il cuore in caso di ingerimento. Ogni anno muoiono diverse persone.



Ci beviamo un brink nel bar più profondo del mondo a ben - 420 nt sotto il livello del mare.



Foto di rito con le moto ovunque andiamo attiriamo sempre l'attenzione.


Dopo il bagno favoloso anche se poco rinfrescante ci dirigiamo verso Gerico, la più antica città del mondo abitata ininterrottamente dall'uomo, dove sostiamo per la pausa pranzo.




Rotta su Betlemme su strade secondarie ed impervie.








Arriviamo con in nostri potenti mezzi fino in piazza della chiesa della natività.


Nonostante questo importante simbolo sia di origine cristiana gli ortodossi hanno pensato bene di costruire sopra la grotta dove la leggenda narra la nascita di Gesu una loro chiesa. Non solo ma i preti di questa religione sono altamente antipatici, scortesi e maleducati tanto che la polizia si scusa con le persone. Al primo tentativo di visitarla siamo stati scacciati malamente da questi oratori di dubbia fede e costretti a tornare dopo oltre 1 ora. 


Approfittiamo di questo tempo per far visita alla città.







Secondo tentativo di ingresso con oltre un'altra ora di attesa la fila dei pellegrini è lunghissima ma questi pazzi come vengono definiti dalla stessa polizia continuano a farsi gli affari loro mi domando in nome di quale regione si comportino cosi non penso che nessun Dio comandi tanta irriverenza. Con molta pazienza riusciamo di entrare e visitare la piccola location della natività in mezzo ad una folla di fedeli provenienti da tutto il mondo.


Usciti da questo manicomio facciamo rotta su Gerusalemme ci rendiamo subito conto di come questa città sia blindata, forze armate, telecamere e controlli serratissimi ovunque facciamo una breve passeggiata per la cena ed in poco tempo vediamo subito come l'allerta sia molto elevata.




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