Complici le altissime temperature partiamo di prima mattina. La tappa si preannuncia intensa, le strade sono lunghissime l'occhio si perde nel tentativo di cercarne il confine, i territori sono aridissimi. Passiamo tra un cratere e l'altro su strade secondarie attraversando molte zone militari in cui vengono fatte esercitazioni e dove è proibito scattare fotografie.
Costeggiamo il serratissimo confine con l'Egitto la strada è blindata lungo tutta la sua lunghezza; anche volendo avvicinarsi è impossibile.
Riusciamo a rubare qualche scatto lontano del territorio Egiziano.
Saliamo sulla cima del Mitse Ramon alto circa 900 mt per gustare il panorama del Canyon, da qui si apre una vista infinita in un cielo terso senza nemmeno una nuvola.
Troviamo anche i soldati dell'esercito appena reclutati, qui è obbligatorio per tutti e dura tre anni per gli uomini ed un anno per le donne.
Anche gli stambecchi ci fanno visita molto curiosi si avvicinano senza farsi troppi problemi.
Siamo sulla via dell'incenso.
Ci fermiamo per visitare i resti della città di Avdad fondata dai Nabatei; era meta di pellegrinaggio per i commercianti che andavano a Petra a Gaza ad oggi non restano che pochi ruderi di quella che un tempo era una fiorente cittadina. Al suo interno si possono ammirare i resti di templi, chiese e anche la prima bottega che pigiava l'uva.
Riprendiamo la strada bollente in direzione del Mar Morto.
Siamo al livello del mare da qui in poi ogni curva è al di sotto del suo livello ed il caldo continua a salire è come se un immenso phon soffiasse aria bollente.
Il fascino della RT è sempre irresistibile spesso mentre noi ci fermiamo ad osservare il panorama le persone si fermano ad osservare la moto....
Gli immensi cumuli di sale iniziano a fare comparsa qua e là.
Questo mare è uno spettacolo davvero insolito per noi. Al posto della sabbia c'è il sale e la temperatura dell'acqua è altissima si fatica ad entrare, è decisamente superiore a quella delle terme ed è molto unta abbiamo provato a nuotare ma risulta impossibile. Mai provata una sensazione cosi.
Alcune spiagge sono divise tra uomini e donne ad ognuno la sua parte, guai a sgarrare.
Il termometro è fisso a 44 e sono già le 17 passate il caldo è umido ed insopportabile, anche stando all'ombra si sente la pelle bruciare.
Ovviamente siamo gli unici a tuffarci in costume da bagno, sia gli uomini che le donne sono rigorosamente vestiti.
Domani riprenderemo la via verso l'interno di Israele con la visita di alcune città palestinesi (Hebron e Betlemme) prima di rituffarci nuovamente nel Mar Morto.
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