mercoledì 24 agosto 2016

Tappa n. 18 - Visalia - Panamint Springs - 420 mi (676 km)

 

Tappa conclusasi a tardissima serata quando ormai era buio pesto. Il vento soffiava comunque ancora molto caldo essendo già nella mitica Dead Valley. Ma andiamo in ordine. 
Partiamo in direzione Sequoia Park.


  

  

La strada è bellissima, forse la più bella da guidare di tutto il viaggio. Vediamo le prime sequoie, sono grandi ma nulla in confronto a quello che veremo successivamente:


  

  

  

Ci rechiamo a vedere le sequoie più grandi, in particolare il Generale Sherman. All'ingresso del bosco vediamo uno strano cartello, di certo noi gli orsi non intendiamo approcciarli e nemmeno abbiamo cibo incustodito sulla moto:



  

  

  

Ed ecco apparire davanti a noi il mitico Generale.

"Il Generale Sherman è un imponente esemplare di sequoia gigante (Sequoiadendron giganteum). Si tratta di uno degli esemplari più alti al mondo di tale specie, raggiungendo gli 83,8 m. Sebbene non sia l'albero più alto del mondo (il primato appartiene attualmente alla Sequoia sempervirens chiamata Hyperion) è sicuramente il più grosso in termini di volume, e si può considerare il più grande organismo vivente per volume. Il suo volume è stato stimato in 1487 m³, e il peso complessivo in circa 1.910 tonnellate.
L'albero si trova nella Foresta gigante nel Parco nazionale di Sequoia, a est di Visalia in California e si ritiene abbia tra 2.300 e 2.700 anni.
Venne chiamato così in onore di William Tecumseh Sherman, un generale della Guerra di secessione americana, dal naturalista James Wolverton nel 1879."

 

 

  

Riprendiamo la strada verso la Dead Valley:

 

  

 

Subito dopo pranzo il paesaggio cambia di punto in bianco. Da qui in avanti prevale il deserto con rocce e qualche arbusto secco. Le temperature aumentano sempre di più.


  

Distese di pozzi petroliferi incontrati sulla strada: 

  

  

  

Ogni tanto vediamo qualche catapecchia che sembrerebbe abitata e ci chiediamo chi possa vivere in questi posti sperduti posti anche a 100 miglia dalla prima cittadina.


  

  

 

Arriviamo tardissimo a Panamint Springs, un paesino in cui non c'è nulla se non un motel, un ristorante ed un distributore che funge anche da reception. Concludiamo la serata  con lo spettacolo più bello che i nostri occhi abbiano mai visto, ovvero un cielo nerissimo costellato da una miriade di stelle brillanti. Un cielo così non lo avevamo mai visto, neppure da noi in alta montagna.
Domani sveglia presto per affrontare di prima mattina il caldo della Dead Valley.

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