Tappa "monstre" di appena 370 km ma con un'insidia iniziale. Una strada di oltre 30 km di sterrato che ci porta fino ai 2.200 metri di altezza. Non so se avete presente lo Stelvio, ecco, il Wadi Sathan (il nome è un programma) è molto peggio. Strada larga 3 metri, sterrata, tornanti stretti con terra, ghiaia, pietre e sabbia. Insomma, 3 ore e mezza per percorrere 30 km.
L'inizio ci inganna in quanto la pista è piuttosto semplice.
Superiamo un piccolo guado senza problemi.
Dopo pochi chilometri iniziano i guai, la strada diventa difficilmente percorribile. Meno male che abbiamo il GS Adventure con le ruote tassellate.
Improvvisamente, in mezzo al nulla, ai lati della strada notiamo un campetto da calcio, utilizzato qualche anno fa in occasione delle riprese dello spot dell'Audi (ma come diavolo le avranno portate qui...).
Tornanti stretti in salita ed ovviamente in discesa, molto più difficili.
Quando pensi che il peggio sia passato, vuoi mica non trovare un altro bellissimo guado?
Per tastare la profondità dell'acqua e lo stato del fondo, decido di immergermi in mutande... di tornare indietro ormai non se ne parla.
Un meritato riposo al passeggero che con tanta fatica ha aiutato il bilanciamento della moto, percorrendo molti tratti (soprattutto i tornanti) a piedi. Dalle foto forse si nota poco ma la pendenza era veramente insidiosa.
THE END!! W l'asfalto!
Solita pausa pranzo a base di piccoli acquisti comprati nei vari market di fortuna.
Percorriamo le belle strade delle gole del Wadi Ghul uno dei canyon più grandi del mondo.
Purtroppo non abbiamo avuto il tempo di salire in cima al Jebel Shams, la montagna più alta dell'Oman con la vetta ad oltre 3.000 metri.
Nel tardo pomeriggio, stremati, arriviamo nel deserto del Wahiba Sands per una nottata da trascorrere in uno splendido campo tendato.
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