martedì 5 agosto 2014

Tappa 05: Istanbul - Amasya - km 695



La sveglia suona alle ore 6.00 perchè voglismo lasciare la caotica Istanbul molto presto per evitare il traffico infernale della città. Un taxi ci trasporta presso il parcheggio custodito nel quale abbiamo lasciato la moto, distante circa 1 km.
Si parte alle 7,30 con direzione ponte sul Bosforo a collegare l'Europa con l'Asia; il traffico è enorme e non riusciamo a fotografare il cartello "welcome in Asia".


Ci fermiamo subito prima del casello a comprare la tessera autostradale per circolare in Turchia e ci accingiamo a scoprire per la prima volta l'Asia.


Percorriamo ben 45 km in autostrada per uscire dalla periferia di Istanbul. I primi 300 km di tappa sono di pura autostrada, i successivi km di strada statale scorrevole e ben tenuta. Incontriamo spesso persone a bordo strada intente a vendere tazze di thè fumante.








A circa 100 dalla meta veniamo raggiunti da un violento temporale; ci fermiamo a ripararci in una baracca a bordo strada il cui gestore è un ragazzo turco dal nome impronunciabile. Non riusciamo a comunicare se non a gesti ma compriamo un sacchettino di semi e cioccolatini ricoperti. Spieghiamo a fatica che vorremo aspettare la fine del temporale e veniamo fatti accomodare nel retro della baracca, il luogo in cui il ragazzo ed il padre vivono; un paio di materassi sporchi con indumenti sparsi ovunque. Il bagno è in una baracca esterna. Decliniamo gentilmente l'offerta. 


Poco prima di partire ci viene offerto il thè caldo. Decidiamo di pagare, di offrire 3 lire ma nulla da fare; dopo vari tentativi ci viene richiesta (proprio per farci un piacere) 1 lira, circa 30 centesimi. Il thè è buonissimo.


Ripartiamo, ma dopo qualche decina di km ci dobbiamo nuovamente fermare. Veniamo raggiunti da un fortissimo temporale; pioggia molto intensa e vento fortissimo non permettono di guidare una moto. Troviamo riparo sotto una tettoia di un distributore. Purtroppo non c'è benzina ma il gestore ci offre comunque una tazza di thè ed una brioche a testa. L'ospitalità turca è grandiosa.



Verso le 17.30 raggiungiamo la meta prefissata, la cittadina di Amasya, bellissima e molto caratteristica, soprattutto la notte quando centinaia di luci illuminano la città vecchia con colori variopinti.

 





Nel frattempo il meccanico di Alba ci ha fatto pervenire il video con le istruzioni per cercare di risolvere il piccolo inconveniente alla moto. Sto ancora viaggiando con il serbatoio leggermente aperto per lasciarlo sfiatare. Nei prossimi giorni cercherò di improvvisarmi meccanico.
Grazie a Simone della Monchiero Moto. 





 










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